Testa•del•Serpente

"Rinunciare a tutto per salvare la testa" •

Archivio per il tag “Vangelo”

Festa di san Matteo, che stava seduto (e subito si alzò)

GLI DISSE: “SEGUIMI!” (Mt 9,9-13)
In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. (…)

STAVA SEDUTO E SUBITO SI ALZÒ
A nessuno piace alzarsi dalla sedia se ci si è appena seduti. Tanto meno alzarsi se si è seduti per occuparsi dei propri affari, mangiare, riposare, lavorare… Matteo è seduto a lavorare, a guadagnare. Gesù lo chiama: “Alzati!”. D’istinto avrebbe sbuffato e risposto, come spesso facciamo noi: “Un attimo”, “Arrivo”, “Finisco e sono da Lei”. Invece Matteo si alza e lo segue (“Senza indugio”, come i pastori a Betlemme). Il dinamismo della fede prevede la rottura con la sedentarietà ma soprattutto con la comodità e la ricerca del proprio benesse. Matteo ha il merito di scomodarsi per seguire uno sconosciuto (dicono i Padri che fu illuminato interiormente), noi invece non ci alziamo volentieri nonostante chi ci chiama abbia dato prova certa della sua autorevolezza, con la sua risurrezione, per aver sconfitto la morte. Preferiamo vivere da “mortali seduti” piuttosto che da “immortali in piedi”. Il Vangelo poi cambia scena: tutti sono “seduti” a tavola con Gesù: è solo alzandosi dal “banco” che possiamo sederci al “banchetto” assieme con Colui che ci ha chiamati. Questo, il vero riposo. Questo il vero guadagno.

La lezione di mons. Munilla che imbarazza i difensori del gender

In occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, il vescovo spagnolo Munilla ha impartito una catechesi sul tema dell’Ecologia integrale ribadendo i principi dell’antropologia cristiana. Ha affermato che “nessuno nasce in un corpo sbagliato perché Dio non si sbaglia!”. Le sue coraggiose parole hanno fatto il giro del web e hanno provocato numerose e feroci critiche dalla stampa spagnola.

Ecologia, amicizia e misericordia

Ecologia, amicizia sociale e misericordia. Questi  i tre temi scelti dal comitato organizzatore della GMG per le tre giornate di catechesi previste durante la settimana di preparazione alla veglia con papa Francesco a Lisbona. Si tratta di tre temi molto cari al Papa, temi-chiave del pontificato del papa argentino. Francesco ha infatti puntato molto sul tema della misericordia al quale ha dedicato il giubileo straordinario del 2015 due anni dopo la sua elezione al soglio pontificio, mentre ai temi dell’ecologia e dell’amicizia (o fraternità) ha dedicato due importanti encicliche: Laudato Si’ e Fratelli Tutti.

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Il Gesù “indietrista” convertito da una donna. Ovvero, come ti leggo il Vangelo

C’era una volta la teologia dissidente che mal sopportava Giovanni Paolo II, il suo più stretto collaboratore il cardinale Joseph Ratzinger, (temuto prefetto dell’allora Congregazione per la Dottrina della Fede) e, in generale, le decisioni di Roma. Una teologia che si considerava all’avanguardia, interprete dello spirito del tempo, frutto del Concilio Vaticano II e promotrice delle innovazioni e rivoluzioni che Roma invece temeva e arginava nel tentativo di difendere il deposito della fede e distinguere il sano aggiornamento dalle stravaganze del momento e gli inganni ideologici.

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La GMG senza Cristo? Un “pride” di cui nessuno ha bisogno

Si avvicina la data di inizio della Giornata Mondiale della Gioventù 2023 che radunerà i giovani di tutto il mondo nella città portoghese di Lisbona dal 1° al 6 agosto. Un incontro che dal 1986 raduna centinaia di migliaia di giovani cattolici da tutto il mondo attorno al Santo Padre. L’iniziativa prevede una settimana di incontri di preghiera e catechesi organizzate dalla diocesi ospitante e si conclude con un incontro campale, una veglia di preghiera che culmina nella celebrazione dell’Eucaristia presieduta dal Papa.

La giornata è occasione per i giovani che partecipano di conoscere altri ragazzi provenienti da tutto il mondo, ma soprattutto di vivere unesperienza di fede in pellegrinaggio, ascoltando la Parola di Dio, ricevendo catechesi, visitando santuari e luoghi di culto, conoscendo la storia dei santi del luogo e – in fine – ascoltando una parola di incoraggiamento dal Santo Padre nella Messa conclusiva. Per molti giovani le GMG sono state occasione per scoprire la propria vocazione. Molti hanno conosciuto la propria moglie o il proprio marito durante queste giornate o hanno maturato la decisione di offrire la propria vita tramite la scelta di vita religiosa o il ministero sacerdotale.

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Sua eminenza il “fascio” e i preti “zecche”

Ancora una volta ci è toccato sentire un insulto gratuito contro il cardinale guineano Robert Sarah. Non è infatti la prima volta che uomini di Chiesa esprimono più o meno pubblicamente malumori e cattiverie contro l’ex prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, attualmente “pensionato” e senza incarico.

La sua colpa? Difendere la fede cattolica, il sacerdozio, l’eucaristia, la vita spirituale, i sacramenti, il primato di Dio sull’uomo e sul mondo. E ancora, aver parlato e scritto a favore del celibato sacerdotale e contro l’ordinazione delle donne, aver segnalato i pericoli della dilagante ideologia gender così come gli errori di una accoglienza indiscriminata dei migranti per non rendersi complici di una piaga da estirpare alla radice. Tutto questo – sua grandissima colpa! – senza mai salire sulla carrozza festante dei picconatori del passato, i tifosi di papa Francesco, per il quale il cardinale ha sempre avuto parole di stima e di rispetto. A papa Francesco è anche dedicato uno dei capitoli dell’ultimo libro di R. Sarah (Per l’eternità, Cantagalli 2022). Ma coloro che insultano non leggono i libri, si limitano ai titoli di Repubblica, l’Espresso e Famiglia Cristiana. 

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