La lezione di mons. Munilla che imbarazza i difensori del gender
In occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, il vescovo spagnolo Munilla ha impartito una catechesi sul tema dell’Ecologia integrale ribadendo i principi dell’antropologia cristiana. Ha affermato che “nessuno nasce in un corpo sbagliato perché Dio non si sbaglia!”. Le sue coraggiose parole hanno fatto il giro del web e hanno provocato numerose e feroci critiche dalla stampa spagnola.
Ecologia, amicizia e misericordia
Ecologia, amicizia sociale e misericordia. Questi i tre temi scelti dal comitato organizzatore della GMG per le tre giornate di catechesi previste durante la settimana di preparazione alla veglia con papa Francesco a Lisbona. Si tratta di tre temi molto cari al Papa, temi-chiave del pontificato del papa argentino. Francesco ha infatti puntato molto sul tema della misericordia al quale ha dedicato il giubileo straordinario del 2015 due anni dopo la sua elezione al soglio pontificio, mentre ai temi dell’ecologia e dell’amicizia (o fraternità) ha dedicato due importanti encicliche: Laudato Si’ e Fratelli Tutti.
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Festa di san Matteo, che stava seduto (e subito si alzò)
GLI DISSE: “SEGUIMI!” (Mt 9,9-13)
In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. (…)
STAVA SEDUTO E SUBITO SI ALZÒ
A nessuno piace alzarsi dalla sedia se ci si è appena seduti. Tanto meno alzarsi se si è seduti per occuparsi dei propri affari, mangiare, riposare, lavorare… Matteo è seduto a lavorare, a guadagnare. Gesù lo chiama: “Alzati!”. D’istinto avrebbe sbuffato e risposto, come spesso facciamo noi: “Un attimo”, “Arrivo”, “Finisco e sono da Lei”. Invece Matteo si alza e lo segue (“Senza indugio”, come i pastori a Betlemme). Il dinamismo della fede prevede la rottura con la sedentarietà ma soprattutto con la comodità e la ricerca del proprio benesse. Matteo ha il merito di scomodarsi per seguire uno sconosciuto (dicono i Padri che fu illuminato interiormente), noi invece non ci alziamo volentieri nonostante chi ci chiama abbia dato prova certa della sua autorevolezza, con la sua risurrezione, per aver sconfitto la morte. Preferiamo vivere da “mortali seduti” piuttosto che da “immortali in piedi”. Il Vangelo poi cambia scena: tutti sono “seduti” a tavola con Gesù: è solo alzandosi dal “banco” che possiamo sederci al “banchetto” assieme con Colui che ci ha chiamati. Questo, il vero riposo. Questo il vero guadagno.
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