Dopo aver sostenuto e applaudito Carola Rackete (“Coraggiosa eroina da imitare”) e Greta Thumberg (“Il mondo salvato dai ragazzini”) ora i gesuiti applaudono le Sardine come fossero un dono dello Spirito Santo. E’ la mondanizzazione del Vangelo, ridotto a codice di buona condotta no global, ecologista e antifascista.
Mentre politologhi, analisti, giornalisti e commentatori cercano di decifrare il nuovo fenomeno delle “sardine” e di definirne la valenza sociale e politica, il padre gesuita Bartolomeo Sorge sembra avere le idee chiare sul fenomeno e condivide la sua analisi su Twitter: «Il pesce delle piazze di oggi (le “sardine”) è – come il pesce dei primi cristiani (IXTHYS) – anelito di libertà da ogni “imperatore” palese o occulto»
Nel giorno in cui, per i cristiani, la vita sconfigge definitivamente la morte, e la luce di Cristo rischiara le tenebre del dubbio, del peccato, un feroce attacco terroristico ha massacrato più di 350 persone innocenti, una cifra destinata a salire col passare del tempo. Si dice che subito dopo i “social” siano impazziti, con la diffusione di sfoghi, condanne e accuse tanto che il governo dello Sri-Lanka avrebbe deciso di chiudere i social network per evitare diffondersi di violenza e di notizie fuorvianti.
Gli strani sofismi di Spadaro e Monda, pompieri all’arrembaggio
Credo però che, di fronte a un fatto del genere, certe reazioni siano del tutto naturali e giustificabili, mentre al contrario trovo a-normali e ingiustificabili i commenti e le analisi “più o meno colte” che alcuni sedicenti esperti hanno esposto “tra una portata e l’altra” del loro pranzo di Pasqua, nella quiete patrizia (come direbbe Diego Fusaro) dei loro appartamenti. Mi riferisco al fatto che, se una simile tragedia dovesse accadere a nostro fratello, a nostra sorella, ai nostri figli o ai nostri genitori (venire uccisi mentre sono al mercato, per strada o tanto peggio mentre sono riuniti in preghiera festeggiando un evento gioioso come la Pasqua) una reazione scomposta sarebbe più che giustificata. Dolore, rabbia, disperazione, sconforto, sete di giustizia e di vendetta, richiesta pressante che mai più si ripeta una tale carneficina che nessun dio oserebbe richiedere a meno che non governi un mondo di tenebre e sia mosso dall’odio verso tutto il creato e il suo Artefice. Queste sono reazioni normali, umane, comprensibili e dunque giustificabili per chi ha subito e vissuto un simile incubo.
“Al via tra le polemiche“. Così i giornali italiani parlano del Congresso Mondiale delle Famiglie (WCF) che si è aperto oggi a Verona. Le polemiche hanno infatti caratterizzato la preparazione di questa edizione del raduno pro-family, impedendo il dialogo e il sereno svolgimento dei lavori. Come ha affermato F. Cardini in merito al cattivo uso del termine “Medioevo”: “Scappa un po’ da ridere, a sentir certe critiche: se non ci fosse da piangere”.
«Ho scritto L’Opzione Benedetto per svegliare la Chiesa ed incoraggiarla ad agire per rafforzarsi, finché è ancora in tempo. Se vogliamo sopravvivere dobbiamo tornare alla radice della nostra fede…»
Dopo aver girato gli Stati Uniti e la Francia, l’autore – giornalista ortodosso conservatore – arriva in Italia (dal 9 al 17 settembre) per parlare ancora della sua “Opzione Benedetto”. Tra i vari appuntamenti che l’editore ha organizzato nel nostro paese (qui il programma delle conferenze italiane), il 10 settembre Dreher sarà al Teatro Piccolo Eliseo di Roma (ore 19,00) dove si confronterà col giornalista Giuliano Ferrara, fondatore del quotidiano Il Foglio, e con Giovanni Maria Vian, direttore dell’Osservatore Romano. L’incontro ha un titolo programmatico: «Nel mondo ma non del Mondo. La fede nell’epoca post-cristiana e l’Opzione Benedetto». Continua a leggere…
«Signore, dammi un’anima che non conosca la noia, i brontolamenti, i sospiri, i lamenti e non permettere che mi crucci eccessivamente per quella cosa troppo ingombrante che si chiama "io"».
Un sogno
"La vita non è che un sogno: presto ci sveglieremo con un grido di gioia!" (S. Teresa di Lisieux)
Maria che scioglie i nodi
La devozione di Papa Francesco. Clicca sull'immagine per leggere la storia.