Testa•del•Serpente

"Rinunciare a tutto per salvare la testa" •

Archivio per il tag “San Paolo”

Dov’era Dio? L’appello della ragione e la fede di fronte dal mistero del male

O Dio non è onnipotente, o è un cinico mostro. In alternativa, non esiste. Se la fede ci dice che Dio esiste ed è un padre buono e misericordioso, previdente, che prende per mano e guida con amore le sue creature, lo scandalo del male capovolge la questione in maniera brutale. Se Dio esiste e permette il male non è onnipotente o non è buono. Ad ogni modo avrebbe delle spiegazioni da darci.

La filosofia moderna si è confrontata in questi termini col male e il dolore. È il campo della “teodicea” (termine coniato da Leibniz nel XVIII secolo) quella branca del pensiero che pone la questione della giustizia  di Dio di fronte alla presenza del male; essa cerca la coerenza, o giustizia, della storia partendo dal presupposto dell’esistenza di un Dio saggio che sceglie sempre il meglio possibile e di alcune verità fondamentali e immutabili. Così l’uomo ha cercato di offrire di volta in volta delle risposte alla domanda sul mistero del male, specie al male inflitto agli innocenti. Quando tutto crolla e il frastuono lascia spazio al silenzio si barcolla nel buio, si cerca un appiglio, ci si aggrappa al muro per rialzarsi, si cerca una certezza. Solida ed incrollabile. Unde malum?

Continua a leggere…

La missione della Chiesa in un mondo ateo, nichilista e apostata

Eustache Le Sueur, La predicazione di San Paolo a Efeso, Louvre, Parigi

In seguito alla pubblicazione dell’ultimo articolo su questo blog (che avrei voluto e dovuto intitolare “Quello che la Chiesa (non) ha fatto per Scalfari”) aggiungo qualche riflessione alla luce delle letture di domenica scorsa (XVI domenica del TO anno C).

Continua a leggere…

I libri ufficiali per il Giubileo della Misericordia

libri san paolo2Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione ha presentato i testi ufficiali per il Giubileo Straordinario della Misericordia indetto da papa Francesco nel cinquantesimo aniversario della chiusura del Concilio Vaticano II.

Si tratta di una collana di otto libri incentrati su diversi aspetti (biblici, liturgici, storici, pastorali e spirituali) della Misericordia, tema centrale dell’Anno Santo. Il titolo della collana è “Misericordiosi come il Padre” riprendendo il motto del Giubileo.

La pubblicazione e la diffusione di questi sussidi è stata affidata alle edizioni San Paolo che in questi giorni ha dato alle stampe i primi tre volumi della collezione.

Questi libri saranno disponibili in tutte le librerie cattoliche d’Italia (al prezzo di 7,90€ c/u) e diretti a tutti coloro, fedeli e pastori, che vorranno approfondire e meditare sulla Misericordia, nucleo centrale del Giubileo ma anche del pontificato di papa Bergoglio.

Lo scopo dell’iniziativa editoriale è quello di fornire ai pellegrini, alle diocesi, alle comunità religiose e ai movimenti ecclesiali degli strumenti agili e divulgativi che aiutino a vivere con pienezza questo Anno Santo. I sussidi serviranno per la meditazione e l’approfondimento personale, ma saranno anche validi strumenti pastorali per la preparazione di incontri, catechesi e celebrazioni in tutte le diocesi italiane.

I volumi usciranno anche in edicola con le riviste Famiglia Cristiana e Credere, rivista ufficiale del Giubileo. Nel frattempo si stanno preparando le traduzioni in diverse lingue a carico di case editrici estere.

celebrare la misericordiaIl sito ufficiale del Giubileo segnala in modo particolare il libro Celebrare la Misericordia: “perché contiene indicazioni dettagliate su come celebrare il Giubileo nelle Chiese particolari”.

Tutti i volumi potranno rivelarsi di grande aiuto nella preparazione di iniziative originali durante tutto l’Anno Santo. Si segnala a questo riguardo in maniera speciale il volume Celebrare la Misericordia, perché contiene indicazioni dettagliate su come celebrare il Giubileo nelle Chiese particolari, presentando anche i riti specifici di apertura e chiusura della Porta della Misericordia, previsti dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e approvati dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

Creato da papa Benedetto XVI come Dicastero della Curia Romana (con il Motu Propio Ubicumque et Semper del 21 settembre 2010) e ora incaricato da Papa Francesco di organizare il grande evento del Giubileo, il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione è guidato dall’arcivescovo italiano mons. Rino Fisichella già vescovo ausiliare di Roma e Rettore della Pontificia Università Lateranense.

FISICHELLA LIBROProprio mons. Fisichella ha curato la pubblicazione – per i tipi della Libreria Editrice Vaticana – di un prezioso studio sulla storia dei giubilei intitolato Gli Anni Santi nella storia della Chiesa (LEV 2015, pp. 356, €18,00). Il testo di mons. Fisichella percorre la storia delle bolle papali e degli anni giubilari da Bonifacio VIII a Francesco per “ricostruire una storia dell’anno santo” e mostrare “con tutta evidenza la ricchezza dei diversi momenti storici di vita della Chiesa e delle alterne vicende che hanno toccato i cristiani”.

Questa la lista dei libri della collana “Misericordiosi come il Padre”:

–         Celebrare la Misericordia

–         I Salmi della Misericordia

–         Le Parabole della Misericordia

–         La Misericordia nei Padri della Chiesa

–         Santi nella Misericordia

–         I Papi e la Misericordia

–         Le opere di Misericordia corporale e spirituale

–         La Confessione Sacramento della Misericordia

Libri gender alle Paoline? Cronaca di una polemica

adinolfiL’accusa su facebook.
Qualche giorno fa, nei social network, è scoppiata una piccola polemica nei confronti delle edizioni San Paolo e Paoline ad opera di alcuni utenti cattolici pro-life. Mario Adinolfi ha pubblicato sul suo account facebook la pagina di un libro per ragazzi con dei contenuti incriminati accusando le edizioni cattoliche in questione di aver aperto le loro librerie all’ideologia gender e di vivere “in piena sindrome di Stoccolma” (stato psicologico post-traumatico in cui una vittima si schiera dalla parte del suo aguzzino in modo non del tutto razionale). Il post del giornalista direttore del giornale La Croce (giornale di cui abbiamo parlato anche su questo blog in modo molto positivo), che gode di grande popolarità sui social, ha avuto come al solito una grandissima risonanza con numerose condivisioni e commenti. Accanto alle solite aggressioni verbali di cui il giornalista è quotidianamente vittima da parte di utenti atei e nemici della Chiesa, molti cattolici hanno commentato indignati e scandalizzati dalla “svolta-gender” delle Paoline senza risparmiare insulti e prese in giro nei confronti della comunità religiosa. Alcuni commenti inneggiano a un boicottaggio simile a quello subito da Dolce&Gabbana da parte delle comunità omosessuali di tutto il mondo dopo le loro dichiarazioni sulla famiglia naturale.

Il testo incriminato.
In effetti il libro “Sono grande! 12-16 anni – Diventare grandi è una meravigliosa avventura” scritto da Elisabetta Costantino presenta -a pagina 36 – una posizione inequivocabilmente in contrasto con la morale cattolica. L’autrice – psicologa di professione – afferma che “non sempre l’appartenenza biologica a un genere sessuale coincide con l’identità di genere: ci si può, cioè, sentire donna in un corpo di uomo e uomo in un corpo da donna”. L’autrice, dunque, argomenta una distinzione tra il sesso biologico (dato naturale) e l’identità di genere (costrutto sociale indipendente dal sesso biologico). Ad onor del vero, la psicologa avverte di non voler approfondire l’argomento commettendo così un doppio errore: quello di offrire ai ragazzi un messaggio equivoco e superficiale su un argomento delicato che meriterebbe prudenza e approfondimento; dalle affermazioni sulla disforia di genere passa l’idea che il dato biologico per cui una persona nasce maschio o femmina possa essere messo in discussione dalla percezione di una identità sessuale opposta a quella naturale; l’identità percepita (o desiderata) sarebbe dunque il motore di un processo di cambiamento che porterà alla de-costruzione e ri-costruzione della propria persona prescindento dalla propria realtà biologica (sgradita e rifiutata).

Una mail di protesta.
Qualche giorno dopo la denuncia tramite facebook tutte le librerie San Paolo e Paoline d’Italia ricevono,  dalla provincia di Bologna, una mail firmata da un (ex?) cliente che intitola il messaggio: “Ma che editrice siete?”. La mail fa presente che il libro in questione contiene “contenuti molto gravi”, propinati dalla stampa politicamente corretta e pericolosi perché contrari all’insegnamento della Chiesa e alle recenti dichiarazioni di papa Francesco su questo “sbaglio della mente umana”. Il cliente chiede dunque di ritirare immediatamente il libro da tutti i punti vendita del paese invitando a “portare maggiore attenzione” verso le proposte editoriali fatte alla casa editrice riguardo all’educazione affettiva e alla lotta contro le discriminazioni.

Le scuse dell’editore.
La risposta del direttore editoriale responsabile non si fa attendere. L’editore risponde rispettosamente (è il caso di sottolinearlo visto i toni incandescenti della polemica) assicurando innanzitutto che, proprio per i motivi esposti, il testo è stato messo fuori commercio; purtroppo però l’iter di questa operazione richiede del tempo a causa dei vincoli contrattuali e di una tempistica da rispettare. Il libro – afferma l’editore – è stato pubblicato nel 2010 “in tempi in cui la questione del gender non era ancora alla ribalta e la direzione non era forse sufficientemente allertata in merito”. Il direttore si dice infine “profondamente dispiaciuto dell’errore commesso” e conclude invitando il cliente osservare la produzione della casa editrice nel suo complesso e “a notare la molteplicità di pubblicazioni in merito e le posizioni assunte dall’editore con estrema chiarezza”.

Gli insulti su facebook: fuoco amico sulle Paoline
Su facebook però, la frittata è fatta e lo scandalo si diffonde a suon di condivisioni e commenti; la foto della pagina incriminata viene condivisa dagli utenti, tra burle e insulti, come la prova di una svolta-gender delle edizioni Paoline. La quasi totalità dei commenti degli utenti contengono violente e pesanti invettive contro le suore di don Alberione nel migliore stile laicista-radicale. Le suore paoline diventano quindi le “ladroline”, le “gaioline”, le “comunistine” e via insultando e si invoca il boicottaggio delle loro libreria oramai inchinate al pensiero unico. Qualcuno propone un “commissariamento” delle paoline ormai “complici della dittatura relativista”. Il gioco è fatto e il fuoco amico spara a zero contro la casa editrice che da cento anni rappresenta la presenza cattolica nel campo editoriale italiano e internazionale attraverso la pubblicazione e diffusione di libri, riviste, dvd, cd e oggettistica religiosa.

La morale della favola
La morale della favola non ha bisogno di essere esplicitata perché chiaramente comprensibile. Senza scomodare i principi della convivenza civile nè (addirittura) le auliche vette della carità cristiana, bontà vuole che cento anni di lavoro al servizio della evangelizzazione (con pregi e difetti che comporta ogni stile comunicativo e pastorale) meritino quanto meno il beneficio del dubbio riguardo le intenzioni dell’editore. Se non la carità cristiana (tra fratelli si chiama “correzione fraterna”), forse l’educazione (tra colleghi si chiama “segnalazione”) avrebbe suggerito un colloquio telefonico con l’editore o uno scambio epistolare (acceso quanto si vuole, ma privato), anziché la diffamazione in pubblica piazza mediatica, per dare in pasto suore e frati a una massa di utenti che, pieni di buone intenzioni, hanno approfittato della succulenta e gustosa occasione per sbranare le edizioni cattoliche in un solo boccone. Sembra dunque che il lavoro di cento anni non valga nulla di fronte a un errore commesso, ma comunque riconosciuto, a cui si è cercato di porre rimedio in modo più che decoroso. Purtroppo succede nelle migliori famiglie ma anche tra “fratelli” nella fede che combattono la stessa battaglia: si è spesso pronti a riconoscere i meriti del proprio lavoro ma un po’ meno quello degli altri.

Spezzando una lancia.
A spezzare una lancia a favore delle edizioni San Paolo non sarà certo il sottoscritto bensì l’opera pluricentenaria della stessa comunità. In cento anni di apostolato la comunità religiosa, fondata dal beato Giacomo Alberione nel 1915, ha diffuso – prima porta a porta e poi tramite la rete di librerie – migliaia di titoli di teologia, filosofia, spiritualità, agiografia, studi, biblici e altri argomenti ad uso di docenti, studenti, sacerdoti, famiglie. Senza dimenticare il best-seller per eccellenza la Sacra Bibbia, i Vangeli e i “foglietti” della messa che ogni domenica si trovano sui banchi delle parrocchie. Senza dimenticare neanche le numerosissime biografie dei santi e i classici della spiritualità cristiana: dai Padri della Chiesa ai mistici moderni. Autori di grande spessore teologico e spirituale affollano il catalogo san Paolo che ha dato alle stampe, per citarne uno su tutti, i libri del cardinale Joseph Ratzinger, ora papa-emerito Benedetto XVI.

I libri sul gender: il coraggio dell’ortodossia.
Nel caso specifico dell’ideologia gender, tema urgente per la pastorale e l’educazione, negli ultimi anni la casa editrice dei paolini ha pubblicato diversi saggi di grosso spessore scientifico in perfetta linea con la dottrina della chiesa cattolica in materia di affettività, sessualità e sviluppo della persona. Da questa produzione emerge chiaramente la linea editoriale, una linea lontana anni luce da una ipotetica svolta pro-gender; eppure a fronte di queste pubblicazioni, è bastata una pagina pubblicata cinque anni fa per mettere in dubbio la serietà e l’ortodossia di un intero gruppo editoriale! Citiamo alcuni dei testi recenti più rilevanti:

Accanto a questi testi, nelle librerie San Paolo e Paoline, si trovano molti altri libri pubblicati da altri editori cattolici, anch’essi in linea con la morale cattolica. Di particolare rilievo sulla tematica gender, è la pubblicazione del libro del giornalista canadese John Colapinto pubblicato per la prima volta in Stati Uniti nel 2000. Il libro racconta la dolorosa e sconvolgente vicenda dei gemelli Reimer vittime del dottor J. W. Money antesignano delle teorie del genere e pioniere delle chirurgie di “riassegnazione del sesso” (qui per approfondire). Si tratta di un testo imprescindibile per il dibattito sulle teorie del genere che mai nessuno aveva tradotto in italiano. Bisogna anche sapere che, al fine di difendere e diffondere il punto di vista cattolico (secondo l’etica e l’antropologia cristiana) ed evitare confusione tra i clienti che si affidano alla librerie della catena religiosa, la Diffusione San Paolo – tramite comunicazione interna – ha recentemente messo in guardia i propri librai riguardo ad alcuni editori che diffondono l’ideologia gender tramite pubblicazioni specifiche per l’infanzia (ad es. Lo Stampatello editore) invitando a non proporli al proprio pubblico e richiamando ad una massima attenzione a questi testi spesso camuffati sotto titoli, grafica e presentazioni ingannevoli.

Gelosie e discordie al tempo della misericordia 2.0. 
C’è da dire che in cento anni di vita apostolica e di lavoro editoriale è impossibile non commettere nessun errore (la perfezione non è caratteristica della vita terrena) e accanto al grande lavoro di apostolato della “buona stampa” è inevitabile trovare qualche cosa su cui discutere, qualche errore di valutazione o qualche scelta poco felice. Non è la prima volta che la comunità fondata da don Alberione viene criticata per il suo lavoro editoriale da altre agenzie o testate cattoliche; bersaglio delle critiche sono spesso le riviste del gruppo San Paolo (il mensile Jesus o il settimanale Famiglia Cristiana) accusate di mantenere una linea sbilanciata politicamente verso sinistra; questo sbilanciamento non si manifesta però nel catalogo delle edizioni San Paolo più vasto ed equilibrato nei suoi contenuti. Ma il fatto che – all’interno del mondo cattolico – un errore (su cui per altro si è fatto mea culpa) oscuri l’opera secolare di una comunità religiosa per porla in cattiva luce sulla piazza mediatica, e che ciò avvenga proprio nel “tempo della misericordia”, non è certo un bell’esempio di fraternità cristiana.

Navigazione articolo