Qualcosa di buono in libreria (di @Cattolibri)

In un mondo sempre più lontano da Dio e dai libri, leggere libri cattolici diventa sempre più un atto sovversivo. Ma per quanto sia necessario nutrire l’anima con buoni libri, è (purtroppo) necessario fare un buon discernimento su cosa leggere, districandosi tra la bulimica produzione delle case editrici cattoliche. Le proposte sono numerose, eccessive. Negli ultimi anni – escluso per motivi di forza maggiore il primo semestre di questo anno – l’editoria cattolica ha incrementato notevolmente la quantità di proposte senza che a ciò corrisponda necessariamente un incremento della qualità della produzione. C’è inoltre da considerare un altro aspetto, doloroso ma reale. Le divisioni, sempre più nette e marcate, all’interno del mondo cattolico non aiutano molto i lettori visto che alcuni autori, alcuni editori o alcune tematiche subiscono spesso qualche forma di censura o di ostruzionismo nelle librerie cosiddette cattoliche.
Da qui l’idea, qualche anno fa, di aprire un account su Twitter dedicato a suggerire alcuni “cattolibri” degni di nota (account: @cattolibri) e ora l’idea (anche in prossimità di questo Natale) di suggerire qualche titolo che forse (per diversi motivi) non di troverà esposto in primo piano nelle nostre care (e rare) librerie cattoliche.
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