Testa•del•Serpente

"Rinunciare a tutto per salvare la testa" •

Dignitas infinita. la Chiesa ribadisce la condanna di ogni violazione della dignità umana.


Questa mattina, 8 aprile, è stata presentata in Vaticano Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della fede “Dignitas infinita, circa la dignità umana”. 

Alla Conferenza Stampa di presentazione sono intervenuti il cardinale Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, mons. Armando Matteo, Segretario per la Sezione Dottrinale del Dicastero per la Dottrina della Fede e la prof.ssa Paola Scarcella, Professore presso l’Università Tor Vergata e l’Università Lumsa di Roma, Responsabile per la Catechesi alle persone con disabilità della Comunità di Sant’Egidio.

Travolto dalle critiche per la pubblicazione della Dichiarazione Fiducia supplicans, a gennaio il cardinale Prefetto, Victor Manuel Fernández, aveva annunciato che il nuovo documento, allora in preparazione, avrebbe rappresentato «una forte critica alle tendenze immorali della società contemporanea». 

Bambini non ancora nati, anziani e malati

Il documento precisa che esistono diversi “fraintendimenti sul concetto di dignità, che ne distorcono il significato” (24). Ad esempio parlare di “dignità della persona” anziché di “dignità umana” può portare a un grande equivoco, quello di pensare che «la dignità e i diritti si deducano dalla capacità di conoscenza e di libertà, di cui sono dotati gli esseri umani». In questo caso «Non avrebbe dignità personale, allora il bambino non ancora nato e neppure l’anziano non autosufficiente, come neanche chi è portatore di disabilità mentale». 
Dura condanna della pratica dell’aborto e di una «terminologia ambigua che tende a nasconderne la vera natura e ad attenuarne la gravità dell’opinione pubblica». L’accettazione di questa pratica è «segno eloquente di una pericolosissima crisi del senso morale» e dell’incapacità della società di «distinguere tra il bene e il male» (47-48).

Nuovi diritti e potere

Inoltre, un uso strumentale del concetto di dignità può portare ad utilizzarlo abusivamente «per giustificare una moltiplicazione arbitraria  di nuovi diritti» molti dei quali «in aperto contrasto con quelli originalmente definiti e non di rado posti in contrasto con il diritto fondamentale dells vita».

Così, senza un fondamento oggettivo fondato sulla comune natura umana, «il concetto di dignità viene di fatto assoggettato ai più diversi arbitrii, nonché agli interessi di potere». Gravi violazioni alla dignità umana
Dopo le questioni introduttive (cap 1 e 2) e dopo aver riaffermato che la dignità è alla base di ogni diritto umano (cap 3), il documento affronta “alcune gravi violazione della dignità umana” (cap 4). 

Affronta cosi nel dettaglio il dramma della povertà, la guerra, il travaglio dei migranti, la tratta delle persone, gli abusi sessuali, le violenze contro le donne, l’aborto, la maternità surrogata, l’eutanasia, la disabilità, il cambio di sesso e la violenza digitale. 

Critiche al gender, cambio di sesso.

Pur ribadendo la dignità e il rispetto di ogni essere umano indipendentemente dall’orientamento sessuale, il documento ribadisce la netta condanna della Chiesa contro la “colonizzazione ideologica” dell’ideologia gender che considera il corpo come qualcosa di cui si può disporre e che nega la differenza fondante tra uomo e donna. 

Di conseguenza anche il cambio di sesso contraddice la visione dell’antropologia cristiana  che vede l’uomo come immagine di Dio, anche nel suo corpo e che afferma l’inscindibilità tra corpo e anima. 
Condanna della maternità surrogata 
Ferma anche la condanna della cosiddetta “maternità surrogata” «attraverso la quale il bambino […] diventa un mero oggetto». Una pratica che «viola  innanzitutto la dignità del bambino», della unione coniugale e della procreazione umana in tutte le sue dimensioni».

La Conferenza Stampa è stata trasmessa in diretta streaming in lingua originale sul canale Youtube di Vatican News.

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